Riserva dello Zingaro




La costa dello Zingaro è uno dei pochissimi tratti di costa della Sicilia non contaminata dalla presenza di una strada litoranea.
La riserva si estende nella parte occidentale del Golfo di Castellammare, nella penisola di San Vito Lo Capo (Trapani).




Storia
Il territorio fu abitato da contadini fino a circa il 1960 che, per trasportate le merci e l'acqua, usavano i muli, utilizzati ancora oggi per il trasporto dei rifiuti e delle merci in generale.


Nel 1976 iniziarono i lavori per la costruzione della litoranea Scopello - San Vito Lo Capo, ma in seguito ad una serie di iniziative del mondo ambientalista, l'Azienda Regionale Foreste Demaniali della Regione Siciliana si impegnò ad espropriare l'area dello Zingaro riconosciuta di grande interesse ambientale.
Con la legge regionale 98/1981, venne ufficialmente istituita la riserva, la prima riserva naturale della Sicilia, affidata in gestione all'Azienda Regionale Foreste Demaniali.


Flora e fauna
Molto ricca è la flora presente nell'area della riserva in cui cresce rigogliosa la macchia mediterranea caratterizzata da bassi cespugli. Nel territorio incontaminato è presente una notevole biodiversità agevolata dal clima temperato e soleggiato. La palma nana, presente in tutta la zona, è il simbolo indiscusso della Riserva dello Zingaro.





Anche la fauna è molto ricca. Nella riserva infatti nidificano ben 39 specie di uccelli tra cui il falco pellegrino. Sono molto diffusi anche conigli, volpi, istrici e vipere.

Itinerari
La riserva si visita solo a piedi. Passeggiare nella riserva dello Zingaro è un'esperienza unica. La sensazione di trovarsi in un luogo completamente incontaminato dalla presenza dell'uomo è palpabile ed appagante.

Per visitare il territorio della riserva esistono diversi itinerari.



Sentiero costiero
È il sentiero principale della riserva, il più battuto dai visitatori e anche quello più facile. Si snoda per circa 7 km e collega l'ingresso di Scopello (ingresso sud) a quello di San Vito Lo Capo (ingresso nord).
Ha una durata di circa 2 ore (sola andata).





Subito dopo l'ingresso si attraversa la galleria, frutto dell'antico progetto di costruzione di una strada litoranea, e dopo un centinaio di metri si incontra una prima deviazione che conduce ad un'area attrezzata per picnic. Dopo un breve cammino si incontra il Centro visitatori, sede di un piccolo Museo Naturalistico, subito dopo il quale una deviazione conduce alle calette di Punta Capreria: due incantevoli spiaggette di ciottoli incastonate fra le rocce.



Continuando sul sentiero principale si giunge a Cala del Varo, dove si trova un piccolo rifugio, aperto solo nei mesi estivi. Ancora più avanti si raggiunge il cuore della Riserva, dominato dalla macchia a palma nana, della contrada dello Zingaro. Da qui si possono facilmente raggiungere Cala della Disa e Cala Berretta. Procedendo ancora oltre si raggiungono prima la contrada Marinella (e la omonima caletta) e successivamente la contrada Uzzo (e l'ennesima caletta). Da qui una breve deviazione in salita consente di raggiungere la grotta dell'Uzzo, di interesse archeologico.

A meno di 300 m dalla grotta è ubicato il Museo della Civiltà Contadina, che custodisce testimonianze del ciclo del grano ed esempi delle tecniche di intreccio delle fibre vegetali autoctone. Poco prima di raggiungere l'ingresso Nord si incontra il caseggiato della Tonnarella dell'Uzzo, sede del Museo delle Attività Marinare.




Sentiero di mezza costa
È il sentiero più panoramico. Ha uno sviluppo di 8,5 km e una durata di circa 4 ore e mezza.
Dall'ingresso sud della riserva si raggiunge il Centro visitatori, da qui un ripido sentiero in salita, smorzato da alcuni tornanti, conduce all'inizio del sentiero di mezza costa che percorre la riserva da sud a nord. Lasciata sulla sinistra una deviazione che conduce al Bosco di Scardina, si prosegue diritto sino a raggiungere Pizzo del Corvo.





Da qui il sentiero procede quasi pianeggiante sino a contrada Sughero, offrendo una fantastica vista dall'alto della linea di costa. Il sentiero prosegue per altri 2 km, in leggera salita, sino a Borgo Cusenza. Si tratta di un piccolo borgo rurale, un tempo abitato da pastori e contadini, perfettamente conservato. Da qui un sentiero consente di raggiungere il circuito dei sentieri alti mentre percorrendo in discesa il Canalone delle Grotte di Mastro Peppe Siino si arriva al sentiero costiero e da qui verso l'uscita.




Sentiero alto
È senza dubbio il sentiero più impegnativo: lunghezza: 17,5 km. Durata: 7 ore.
Dall'ingresso sud della riserva si raggiunge il Centro visitatori, da qui un ripido sentiero in salita, smorzato da alcuni tornanti, conduce all'inizio del sentiero di mezza costa che, dopo poche centinaia di metri sulla sinistra, incontra un sentiero che si inerpica attraverso un ripido canalone. Al termine del sentiero si arriva ad un pianoro situato ai piedi del Bosco di Scardina. Si prosegue quindi per un sentiero in leggera salita che costeggia i caseggiati rurali di Marcato della Mennola e Marcato della Sterna e dopo circa 15 minuti di cammino si raggiunge Pianello, una zona di steppa mediterranea.





In questo tratto il sentiero alto consente una deviazione per raggiungere il sentiero di mezza costa (deviazione per Sughero - deviazione per Borgo Cusenza). Da Pianello il sentiero procede in linea retta lungo il confine della riserva per circa 3 km attraverso la località Salta le viti, incontrando i rilievi di Monte Speziale e Pizzo dell'Aquila. Proseguendo si arriva a Portella Mandra Nuova, un pianoro che ospita una fitta lecceta, da cui si gode un panorama mozzafiato; da qui è possibile salire a Monte Passo del Lupo o ridiscendere verso Marcato Puntina e Borgo Cusenza, un agglomerato di case rurali che in passato era abitato stagionalmente durante il periodo della semina del grano. Nella discesa, a circa un chilometro e mezzo dal Borgo, c'è un abbeveratoio risalente al 1696.




Chi ha voglia di ammirare la Riserva dello Zingaro dal mare può noleggiare un gommone o prenotare un’escursione in barca con partenza da San Vito Lo Capo o da Castellammare.




Note
All'interno della riserva si trovano il Museo Naturalistico, il Museo delle Attività Marinare, il Museo della Civiltà Contadina, il Museo della Manna, il Centro di Educazione Ambientale, due aree attrezzate e degli antichi caseggiati rurali adibiti a rifugio presso i quali è possibile anche pernottare su richiesta.
I rifugi utilizzati per il bivacco vengono concessi soltanto nel periodo che va da ottobre a maggio.





Oltre alla possibilità di fare birdwatching, la vera e indiscussa star della riserva e più in generale della costa occidentale siciliana rimane la Tonnara di Scopello. Scelta come location cinematografica di Ocean's Twelwe e Il Commissario Montalbano, quest'antica costruzione adibita alla pesca dei tonni, in funzione dal Settecento e fino agli anni Ottanta del Novecento, è oggi adibita a museo.




Prezzi ingresso
Il biglietto costa 5 € - Ridotto: 3 € (ragazzi da 11 a 14 anni) - Speciale: 1 € (scolaresche)
Gratuito: bambini fino a 10 anni e cittadini italiani età superiore ai 65 anni



Extra
Se la bellezza del mare e del paesaggio della riserva dello Zingaro non sono sufficienti, a circa 2 km più nord, si trova il lago di Venere: uno specchio d'acqua creato da un'antica frana. I massi che centinaia di anni fa si sono staccati dalla montagna, infatti, hanno raggiunto il mare e con estrema precisione hanno formato un cerchio che ha preso il nome di Lago di Venere.



Dalla parte opposta della penisola su cui sorge San Vito lo Capo si trova la spiaggia di Calazza: una delle spiagge più belle della Sicilia! La spiaggia è situata a circa 7 km da San Vito lo Capo nel meraviglioso golfo di Makari. E' una spiaggetta molto piccola ma estremamente affascinante e purtroppo affollata durante i periodi estivi.





Numeri utili
www.riservazingaro.it
tel. 092435108
info@riservazingaro.it




Come arrivare
Da Palermo, attraverso l'autostrada PA - Mazzara del Vallo, dopo circa 60 km, si raggiunge lo svincolo per Castellammare del Golfo. Da qui, mediante le SP 47, SS 731 e SS 187, si arriva al centro abitato di Castellammare del Golfo e poi alla contrada Case Ciauli. Percorrendo la SP 63, si raggiunge Scopello fino all'ingresso della Riserva.





Coordinate: 38°06′15.26″N 12°47′27″E

Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Riserva_naturale_orientata_dello_Zingaro
https://www.sanvitoweb.com/zingaro.php
https://www.riservazingaro.it/

https://www.riservanaturalezingaro.com/info-utili/
https://www.touringclub.it/notizie-di-viaggio/che-cosa-fare-nella-riserva-dello-zingaro-paradiso-naturale-in-sicilia

http://siciliaterredoccidente.blogspot.com/2016/07/le-calette-nascoste-di-san-vito-lo-capo.html

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